
![[SUIS]](/img/flag_yellow_high.jpg)
Co-funded by
the European Agricultural Fund
for Rural Development
of the European Union

PROGETTO CO-FINANZIATO DAL
FONDO EUROPEO AGRICOLO PER LO SVILUPPO RURALE
SOTTOMISURA 10.2 del PSRN
RAZZE AUTOCTONE PER IL TRADIZIONALE SUINO PESANTE
PREMESSA
Il progetto SUIS prevede una serie di azioni innovative per rendere più sostenibile il patrimonio di biodiversità
costituito dalle razze suine italiane.
Le attività sono diversificate per singola razza. Per le razze italiane del
tradizionale suino pesante sono previste azioni volte a migliorare il benessere animale, la resilienza all'ambiente
e alle malattie, l'efficienza produttiva, la riduzione dell'impatto ambientale.
Per le razze autoctone 'minacciate' sono previste azioni per consolidare gli elementi distintivi di razza e
conservare la variabilità genetica, attraverso il contenimento della consanguineità.
Le razze italiane del tradizionale suino pesante sono
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LARGE WHITE ITALIANA | LANDRACE ITALIANA | DUROC ITALIANA |
Queste razze sono il riferimento per la produzione dei prosciutti DOP e degli altri salumi DOP, che nel loro insieme costituiscono la filiera che qualifica la suinicoltura italiana.
LE AZIONI SUIS PER LE RAZZE TRADIZIONALI
Le azioni si articolano in attività di raccolta di nuove informazioni fenotipiche, di analisi del DNA dei soggetti delle diverse razze, di messa a punto di sistemi di valutazione genetica e genomica per aspetti innovativi di seguito descritti.
PROLIFICITA'
La prolificità è uno dei caratteri più importanti per la sostenibilità economica degli allevamenti da riproduzione.
E' stata avviata una impegnativa campagna di raccolta su verri e scrofe di campioni biologici da cui estrarre
il DNA per le analisi. Con i nuovi dati genomici sarà messa a punto la valutazione genomica dell'efficienza
riproduttiva e sarà possibile accelerare il progresso genetico per l'efficienza delle scrofe.
Inoltre, saranno indagati effetti epigenetici su prolificità e caratteri materni delle femmine Large White
e Landrace italiane per impostare una strategia selettiva che consideri le attitudini delle due razze.
CAPACITA' MATERNA
L'efficienza della scrofa dipende anche dalla sua 'capacità materna'.
Le informazioni sul numero di nati e degli svezzati saranno integrate da quelle riguardanti le perdite
per schiacciamento durante l'allattamento. Il contenimento delle perdite dovute allo schiacciamento dei
suinetti permette di ottenere il medesimo numero di suinetti da un minor numero di scrofe, con positive
conseguenze anche sull'impatto ambientale. I dati raccolti saranno utilizzati per una prima valutazione
di fattibilità per indici genetici e/o genomici per il miglioramento della capacità materna, intesa come
ridotto numero di perdite dovute allo schiacciamento dei suinetti nella fase dell'allattamento.
LONGEVITA'
La longevità della scrofa ha una rilevante importanza economica perché è legata al numero di suini prodotti
durante la vita produttiva e condiziona il fabbisogno di giovani femmine per la rimonta delle fattrici.
La longevità è un interessante indicatore dello stato di benessere, è ereditabile e pertanto può essere
oggetto di selezione. E' stata messa a punto della valutazione genetica della longevità con un
Indice BLUP Animal Model single trait per le razze Large White e Landrace italiane, genitori delle scrofe
degli allevamenti intensivi per la produzione del suino pesante.
BENESSERE
La selezione di animali docili assume una rilevante importanza per la sostenibilità dell'allevamento delle
razze italiane negli allevamenti intensivi italiani e può contribuire alla prevenzione di comportamenti
anomali quali le morsicature delle code ed il ricorso al taglio delle stesse (Raccomandazione UE 2016/336).
E' stata avviata la rilevazione di dati 'animal based' su benessere e temperamento dei suini al fine di
valutarne l'adattamento agli ambienti di allevamento intensivo. Inoltre, si verificherà l'applicabilità
di una selezione con marcatori Marker Assisted Selection (MAS) per il benessere animale sulla base dei
polimorfismi del genoma suino con effetti su parametri metabolici e fisiologici che influenzano il temperamento.
RESISTENZA ALLO STRESS AMBIENTALE
La capacità dei suini di adattarsi a diversi stressori (ambiente e malattie) è uno degli aspetti più
importanti per consolidare la sostenibilità dell'allevamento delle razze italiane. Per quanto riguarda
lo stress ambientale, le crescenti temperature medie rendono opportuno prevedere la selezione di suini più
resistenti al caldo. E' stata avviata la registrazione di dati per valutare la resistenza agli stress ambientali.
La verifica della variabilità individuale della risposta agli stress ambientali potrebbe permettere la messa
a punto di schemi di selezione per animali resilienti. L'obiettivo è il miglioramento dello stato di benessere
dei suini attraverso la selezione di animali che meglio sopportino aumento e sbalzi di temperatura e umidità ambientale.
RESISTENZA ALLE PRINCIPALI MALATTIE DI INTERESSE ZOOTECNICO
La riproduzione di animali più resistenti permetterebbe la riduzione della morbilità, mortalità e scarti e
contribuirebbe al miglioramento della salubrità dei prodotti e alla riduzione dell'uso di antimicrobici.
Il progetto indagherà sulla resistenza alla PRRS e a forme enteriche.
La PRRS (Porcine Respiratory and Reproductive Syndrome) è considerata il più rilevante problema sanitario
dei suini a livello mondiale. Sarà verificata l'associazione tra alcuni marcatori DNA e la resistenza alla
PRRS per un loro potenziale uso nella selezione Marker Assisted Selection (MAS). Le patologie enteriche sono
un altro rilevante problema sanitario. E' stata avviata la raccolta di fenotipi misurabili in condizioni di
allevamento (profilassi e terapie, comparsa forme enteriche, esiti ispezioni sanitarie al macello, analisi
sanitarie, ecc.). I dati saranno utilizzati in studi di associazione con le informazioni ricavate dalla
genotipizzazione degli animali, con il fine di individuare marcatori utili per la selezione di animali più resistenti.
RAZZE AUTOCTONE MINACCIATE
PREMESSA
Il progetto SUIS prevede una serie di azioni innovative per rendere più sostenibile il patrimonio di
biodiversità costituito dalle razze suine italiane. Le attività sono diversificate per singola razza.
Le razze utilizzate negli allevamenti intensivi per il tradizionale suino pesante sono interessate da
azioni volte a migliorare il benessere animale, la resilienza all'ambiente e alle malattie,
l'efficienza produttiva, la riduzione dell'impatto ambientale.
Le razze utilizzate negli allevamenti estensivi e definite 'minacciate' per la loro ridotta consistenza
sono interessate da azioni per consolidare gli elementi distintivi di razza e conservare la variabilità genetica,
attraverso il contenimento della consanguineità
Le razze italiane minacciate sono
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APULO CALABRESE | CASERTANA | CINTA SENESE |
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NERO SICILIANO | MORA ROMAGNOLA | SARDA |
LE AZIONI SUIS
Le azioni si articolano in attività di raccolta di informazioni fenotipiche sulle caratteristiche di razza,
di analisi del DNA dei soggetti delle diverse razze, di messa a punto di un innovativo sistema nazionale di
riproduzione per la conservazione delle razze ed il contenimento della consanguineità.
La ricerca genomica ha permesso l'individuazione di alcuni marcatori per identificare i caratteri specifici
di razza come quelli che definiscono il colore del mantello e altre caratteristiche morfologiche che possono
distinguere una razza da tutte le altre con applicazioni nella definizione dello standard di razza e nella
tracciabilità dei prodotti derivati dalla razza.
ESEMPI DI ATTIVITA' PER SINGOLA RAZZA
Nella Cinta senese l'attenzione è rivolta alla cinghiatura. Il gene responsabile è stato individuato da UNIBO
in collaborazione con ANAS ed è stato di recente brevettato. Si tratta del gene KIT, la variante T al posto della C
è la responsabile della cinghiatura bianca. I risultati delle analisi saranno utilizzati per escludere dalla
riproduzione i soggetti portatori di alleli responsabili di alterazioni del mantello tipico. In questo modo si
punta a fissare l'elemento caratterizzante il mantello della razza e si rende possibile la tracciabilità dell'origine
genetica delle carni. Quest'ultima assume una particolare rilevanza nella razza Cinta Senese le cui carni costituiscono
una produzione DOP riconosciuta dall'Unione Europea (Reg. UE 217/2012).
Nella Mora romagnola viene indagata la variabilità del gene MC1R (alleli per il colore nero e il colore rosso del mantello)
per definire marcatori razza-specifici che permettano di escludere o attribuire con buona probabilità un prodotto alla
razza in oggetto.
Nella Casertana si verifica l'associazione tra alcuni QTL (Quantitative Trait Loci) e l'assenza di setole.
Si tratta di un carattere molto particolare e tipico della razza Casertana che per questo motivo è detta anche
'Pelatella'.
Nelle razze Apulo-Calabrese e Nero siciliano è sotto esame la variabilità di alcuni geni che controllano il colore
del mantello (quali MC1R e KIT) per eliminare la manifestazione di zone depigmentate o con colorazioni diverse dal nero.
Inoltre, visto che alcune indagini sperimentali hanno dimostrato la presenza in queste popolazioni dell'allele
sfavorevole del gene RYR1 recettore della Rianodina (Alotano), responsabile della sindrome dell'ipertermia maligna e
delle carni PSE (pale soft exudative), sono genotipizzati maschi candidati alla riproduzione e verri per individuare
ed escludere i soggetti portatori dell'allele sfavorevole.
SITUAZIONE DI OGNI RAZZA E PIANI DI ACCOPPIAMENTO
Le informazioni genealogiche e genomiche saranno analizzate per valutare l'andamento del livello medio di
consanguineità nella popolazione nel tempo.
I dati saranno utilizzati per definire la correlazione tra il coefficiente di consanguineità calcolato con dati di
pedigree ed i parametri genomici che definiscono questa informazione direttamente dall'analisi del genoma, cioè i
ROH (Runs of Homozygosity calcolati utilizzando diversi parametri di contiguità di SNP).
Queste valutazioni permetteranno di identificare i parametri per la definizione del coefficiente di coefficiente
genomico più appropriato per l'applicazione pratica nei piani di accoppiamento nella razza.
Le informazioni acquisite saranno utilizzate per mettere a punto piani di accoppiamento con la finalità di
fissare le caratteristiche di ogni razza autoctona e consolidare la loro 'unicità genetica'.
Il contenimento della consanguineità è condizione imprescindibile per la conservazione della biodiversità.

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